Fin da piccolo sono sempre stato affascinato dai suoni e dai vari modi in cui essi possono essere prodotti, finché un giorno decisi che era giunto il momento di decifrare i passi di quelle piccole palline nere che danzavano sinuosamente sul pentagramma. Mi avvicinai così al pianoforte, strumento che mi ha accompagnato per molti anni e per il quale ancora provo un rispetto tutto particolare.
La grande passione arrivò successivamente con il canto: non c'era più alcun intermediario tra me e il suono… io ero suono, io ero vibrazione... e questo fu decisivo.
Ancora più emozionante fu, poi, la scoperta della fusione di più voci in un'unica armonia, dalla quale non sono più riuscito a staccarmi, ricercando esperienze corali di vario tipo, anche se la musica che su tutte ha segnato in modo indelebile la mia vita è il Gospel, per il quale nutro un amore incondizionato. Il Gospel, in realtà, non è un genere musicale, poiché li può racchiudere tutti, ma trova definizione nel suo forte messaggio, in quella preghiera totale che, messa in musica, ti avvolge e travolge allo stesso tempo, per sollevarti ad un livello superiore in cui qualcosa diventa palpabile, condivisibile e appagante, ma che allo stesso tempo risulta troppo difficile da descrivere a parole.
Approfitto di questo spazio per ringraziare tutte le persone che arricchiscono continuamente il mio viaggio nella musica e, in particolare, i New Generation Gospel Crew per avermi scelto come direttore e dato quindi la possibilità di condividere quello che sento non tanto a parole, ma attraverso la musica, l'amicizia, il duro lavoro, la spiritualità e quell'energia particolare che mi accompagna quotidianamente e mi rende costantemente onorato di essere parte di questo grande progetto.